LA MIA CASA
Troppo tempo disperso,
molte volte esiliato in patria,
naufrago perenne e stanco
con sapor di terra natia a vista,
carpa in acqua di mare,
refolo dall’aspetto cauto,
carezza tenera e audace
fuor dalle nivee guance
e bacio esule di labbra.
Or ascolto l’eco del ritorno,
quivi ritrovo il calor del camino,
tocco di passi lenti e sicuri
il suolo mai ben assaporato.
E’ tempo di casa:
la poesia è la mia casa.
19 GIUGNO 2011, Pubblicata su Antologia “Città di Monza” 2011
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